Ogni martedì vi segnalo un romanzo, in collaborazione con l'associazione culturale Algomas
CHARLES BUKOWSKI "STORIE DI ORDINARIA
FOLLIA" (Erections, Ejaculations, Exhibitions and General Tales of
Ordinary Madness, 1972)
Le Strane Storie di Bukowski, raccontate con intensa umanità e
grandissima autoironia: le vite disordinate, il sesso, la solitudine,
l'emarginazione, la passione per le scommesse (le immancabili corse dei
cavalli), il bere. Da questa raccolta di racconti Marco Ferreri ha
preso ispirazione per il suo film omonimo.
Charles Bukowski "Storie di ordinaria follia"
Feltrinelli, 1978
SAUL BELLOW "HERZOG" (1964)
Tutte le sfumature emozionali di un uomo in crisi di mezz'età (l'Herzog
del titolo, nome tratto da un personaggio dell'Ulisse di Joyce): il
divorzio da una donna crudele, una relazione che non decolla, le
lettere che scrive ossessivamente a tutti (conoscenti e sconosciuti)
senza mai inviarle. Un romanzo di approfondimento psicologico composto
con uno stile ricco e raffinato.
Saul Bellow "Herzog" Mondadori, 1990
ALFRED BESTER "DESTINAZIONE STELLE" (The
Stars My Destination, 1956)
Gully Foyle, naufrago sull'astronave Nomad, non viene salvato dal
veicolo interstallare Vorga, che lo lascia da solo a morire. Grazie
alla sua forza di volontà sopravvive, e quando riesce a tornare al
mondo civile, dopo strane avventure che modificano la sua psiche e il
suo corpo, il suo unico desiderio è la vendetta. Un classico della
fantascienza ispirato al romanzo di Alexandre Dumas "Il conte di
Montecristo"
Alfred Bester "Destinazione stelle" Editrice
Nord, 1976 trad. Luciano Torri
WILLIAM SAROYAN "IL TRAPEZIO VOLANTE E
ALTRI RACCONTI" (The Daring Young Man on the Flying Trapeze, 1935)
Saroyan, definito "Lo scrittore più sentimentale d'America", è stato
uno dei maestri di John Fante. Come lui era figlio di immigrati (nel
suo caso armeni), e in questi racconti ci parla di una San Francisco
crocevia di mille nazionalità, dove si svolgono malinconiche storie
d'amore, nascono gli entusiasmi giovanili, ci si impegna nella lotta
quotidiana per la sopravvivenza.
William Saroyan "Il trapezio volante e altri
racconti" Marcos y Marcos, 2001 trad. Claudia Tarolo, Marco Zapparoli
ANDERS BODELSEN "PENSA UN NUMERO" (Tænk på
et tal, 1968)
Un grigio impiegato di banca inganna un rapinatore travestito da Babbo
Natale che vuole fare un colpo nella sua agenzia, e gli sottrae il
malloppo. Il criminale, naturalmente, non la prende bene, e si mette
sulle sue tracce. Da questo romanzo è stato tratto il film "L'amico
sconosciuto".
Anders Bodelsen "Pensa un numero" Iperborea, 2011
trad. Maria Luisa Bocchino
CESARE PAVESE "LA BELLA ESTATE" (1949)
I tre racconti della raccolta rappresentano, con il loro linguaggio
raffinato ma penetrante e le atmosfere inquietanti (vicine allo spirito
di Faulkner), una delle prove migliori di Pavese. Nella prima storia,
che dà il titolo al libro, la giovane sarta Ginia si innamora di un
pittore che vive la vita dissoluta e un po' cinica degli artisti. Ne
"Il diavolo sulle colline", invece, saranno tre ragazzi, amici
inseparabili, ad essere iniziati alla vita adulta e alla perdita
dell'innocenza. In "Tre Donne sole", infine, Clelia riesce ad elevarsi
dalla condizione di operaia ed entrare nella "buona società", solo per
rimanere delusa da un mondo che immaginava troppo bello.
Cesare Pavese "La bella estate" Einaudi, 2005
BORIS VIAN "SPUTERO' SULLE VOSTRE TOMBE"
(J'irai cracher sur vos tombes, 1946)
Malgrado abbia la pelle chiara, Lee Anderson è un afroamericano che
vive nell'America razzista degli anni '40. Quando suo fratello viene
linciato per essere uscito con una ragazza bianca, si infiltra nella
cerchia di adolescenti della buona società, di cui fanno parte le
sorelle Asquith,e si vendica in modo atroce. Scritto per scommessa con
il proprio editore sotto lo pseudonimo di Vernon Sullivan, presenta
provocatoriamente gli ingredienti più "forti" della letteratura hard
boiled americana.
Boris Vian "Sputerò sulle vostre tombe" Marcos Y
Marcos, 1992 trad. Gianni Turchetta
PATRICK MCGRATH, "FOLLIA" (Asylum, 1996)
L'amore senza limiti in un manicomio criminale nel 1959 in Inghilterra:
Stella Raphael, moglie del direttore, e Edgar Stark, detenuto per aver
ucciso la propria consorte, vivono la loro passione ossessiva e la
catastrofe che ne deriva.
Patrick McGrath "Follia" Adelphi, 1998 trad.
Matteo Codignola
JEAN-PATRICK MANCHETTE "POSIZIONE DI TIRO"
(La position du tireur couché, 1977)
Il gelido killer Martin Terrier ha deciso di aver fatto abbastanza
quattrini con il proprio lavoro, e vuole ritirarsi a vita privata, per
inseguire un amore assurdamente romantico. Deve solo compiere un
ultimo, difficile lavoro. Scoprirà presto che non è possibile lasciarsi
alle spalle un'esistenza violenta come la sua.
Jean-Patrick Manchette "Posizione di tiro"
Einaudi, 2004 trad. Francesco Colombo
ARTHUR MILLER "FOCUS" (1945)
Negli anni '40 Lawrence Newman lavora nella selezione del personale di
un'azienda americana, e ha l'incarico di riconoscere tra gli aspiranti
dipendenti gli ebrei, affinché non vengano assunti. A causa di un calo
della vista dovuto all'età, è costretto a mettere gli occhali: ora però
anche lui sembra un ebreo. Costretto a lasciare il lavoro, si ritrova a
frequentare alcuni antisemiti che abitano nel suo quartiere, ma
gradualmente si rende conto di quanto sia sbagliato e ingiusto il loro
pregiudizio.
Arthur Miller "Focus" Mondadori, 2002 trad. Bruno
Tasso
(c) Alessandro Manitto
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